Re-Think Your

Jeans:

27 maggio 2021 – Al via la fase 2 di Re-Think your jeans, l’originale progetto di economia circolare collaborativa che permetterà a chiunque di smaltire i propri vecchi jeans in un processo di rigenerazione, contribuendo a creare un modello collaborativo circolare, sostenibile e made in Italy.

Avviato come esperimento pilota nel febbraio 2019 in 5 negozi, da oggi Re-Think Your Jeans coinvolgerà 107 punti vendita NaturaSì su tutto il territorio nazionale (Qui l’elenco dei negozi aderenti). Il progetto collaborativo vuole sensibilizzare e proporre una soluzione concreta per smaltire i vecchi vestiti che non utilizziamo più, in modo che diventino una nuova risorsa rigenerata della quale sarà possibile tracciare la provenienza.

Come funziona – Grazie all’iniziativa sarà possibile lasciare negli appositi box posizionati all’interno dei negozi i vecchi jeans almeno 95% cotone, ricevendo in cambio un buono sconto di 10 € per l’acquisto di un capo Rifò sul sito www.rifo-lab.com e nel loro negozio di Prato.

Gli attori – Con Re-Think Your Jeans quattro diverse realtà si sono unite per creare un modello sostenibile di produzione: NaturaSì, la più importante rete di negozi biologici in Italia; Recooper, un progetto di economia circolare fatto da cooperative sociali che si occupano di raccolta e recupero di abiti usati; Pinori Filati, azienda pratese leader nella produzione di filati fantasia e rigenerati; e Rifò, brand di moda sostenibile che produce capi fatti con materiali rigenerati.

“Durante la prima fase abbiamo ricevuto centinaia di richieste per l’espansione del servizio in tutta Italia. – spiega Niccolò Cipriani, fondatore di Rifò – La pandemia poi, con tutta l’attenzione al decluttering, ha creato ancora più sensibilità intorno a questo tema, confermando la giusta direzione del progetto.”

“Siamo felici di poter soddisfare le richieste dei nostri clienti, estendendo Re-Think Your Jeans a 107 negozi NaturaSì in tutta Italia. – spiega Nicola Dal Forno, rappresentate del progetto per NaturaSì – Se la risposta sarà positiva come durante il progetto pilota, l’idea è di allargare ulteriormente il progetto nei prossimi mesi.”

“Per noi di Recooper è importante lavorare insieme, crediamo davvero che la passione che ci muove nel realizzare queste iniziative, sia il vero valore aggiunto – spiega Davide Gaglioti della cooperativa sociale La Fraternità di Bologna, capofila del progetto Recooper – Ci piace offrire la possibilità alle persone, di partecipare attivamente al progetto, sentendosi protagonisti.”

Cosa succede ai vecchi jeans raccolti – Grazie a Re-Think your jeans si potrà dare nuova vita a capi che altrimenti finirebbero nei rifiuti generici, promuovendo così un’economia e uno stile di vita più sostenibili. Una volta raccolti nei negozi NaturaSì che aderiscono a Re-Think your jeans, i vecchi vestiti in cotone denim verranno inseriti nel processo di rigenerazione. Saranno selezionati da parte di Recooper per poi essere lavorati e ridotti allo stato di fibra all’interno del distretto tessile pratese. In seguito questo materiale verrà trasformato da Pinori Filati, nel suo iconico filato denim, con il quale saranno prodotti capi sostenibili. Con parte del tessuto rigenerato ad esempio sarà realizzato e lanciato in autunno un capo di abbigliamento Rifò in collaborazione con il brand OSO – vestire etico e inclusivo, una nuova linea di abbigliamento green, ecosostenibile ed etica dai giovani per i giovani e confezionata dalla rete di sartorie sociali che aderiscono al progetto.

Oltre a dare un servizio alle persone, l’obiettivo di Re-Think Your Jeans è infatti quello di creare un modello di produzione circolare, una filiera di approvvigionamento di materia prima rigenerata tracciabile e proveniente dall’Italia

  • I partner del progetto:

    Rifò

    Fondato nel dicembre 2017 da Niccolò Cipriani, Rifò è un brand che produce capi ed accessori di alta qualità, realizzati con fibre tessili 100% rigenerate. Grazie ad un processo meccanico e artigianale sviluppato a Prato più di 100 anni fa, Rifò utilizza materiali riciclati per creare localmente nuovi vestiti che conservano le stesse qualità dei prodotti originali. Questo metodo consente di ridurre sensibilmente la quantità di acqua, di pesticidi e prodotti chimici utilizzati nella produzione. Rifò è un marchio che nasce dall’emergenza globale, dall’urgenza di un cambiamento verso la costituzione di un modello economico etico e sostenibile.

  • NaturaSì

    Nata da un’esperienza di trent’anni nel mondo dell’agricoltura biologica e biodinamica NaturaSì è conosciuta grazie agli oltre 320 negozi presenti su tutto il territorio nazionale. Nei negozi sono presenti oltre 4.000 prodotti biologici e biodinamici certificati, dall’ortofrutta ai freschi, dalle referenze vegetariane ai prodotti adatti per chi soffre di intolleranze alimentari, fino ai cosmetici e ai prodotti per prendersi cura del corpo in modo naturale. All’interno dei negozi NaturaSì è possibile conoscere il significato di agricoltura biologica e avvicinarsi al mondo degli agricoltori e dei produttori bio – fatto di rispetto per l’ambiente e di impegno per mantenere la fertilità della terra.

  • Recooper

    Il progetto nasce all’inizio del 2018 con lo scopo di comunicare meglio le attività svolte dalle cooperative sociali del territorio. Recooper è un marchio no profit che cura la raccolta di materiali circolari e sostenibili; ne coordina la distribuzione e la vendita finalizzata al recupero. Con il ricavato garantisce occupazione a personale in condizioni di svantaggio e crea nuovi posti di lavoro, sostiene economicamente associazioni del territorio e organizza iniziative di educazione al riuso. Recooper opera concretamente per costruire un mondo migliore, ricco di senso.

  • Pinori Filati 

    Pinori Filati Spa , fondata nel 1970, e’ un’azienda di produzione e commercializzazione di filati per maglieria, tessitura ed aguglieria. Con macchinari sempre più all’avanguardia Pinori Filati si e’ distinta per la capacità di fare filati ad alto contenuto di innovazione e ricerca. Oggi l’azienda è guidata dalla nuova generazione impegnata su progetti ad hoc legati alla sostenibilità con prodotti riciclati e con un sistema di gestione sempre più attento all’impatto sull’ambiente

  • OSO – Vestire etico e inclusivo

    Il progetto Oso – Vestire etico e inclusivo unisce una rete di sartorie sociali, etiche e green. L’obiettivo è coinvolgere i giovani sui valori che caratterizzano e contraddistinguono queste realtà: condivisione, passione, rispetto per la terra e la biodiversità, tutela delle fragilità.

    Da questi presupposti condivisi, grazie alla collaborazione con NaturaSì, Fondazione Corte delle Madri, Cooperativa Sociale Quid Onlus, Made in GOEL e Fatto in Scampia hanno deciso di creare una nuova linea di abbigliamento green, ecosostenibile ed etica per i giovani, ideata e disegnata da giovani, confezionata da queste sartorie sociali che garantiscono un lavoro dignitoso a donne con vissuti di fragilità o vittime di violenza.